FIREARMS UNITED Italia supporta la candidatura di Borgioni alla presidenza UITS

FIREARMS UNITED – ITALIA SOSTIENE LA CANDIDATURA DI PIERLUIGI BORGIONI ALLA PRESIDENZA DELL’U.I.T.S.

Ciò che leggerete su questa pagina rappresenta le conclusioni di un processo interno che è stato lungo e travagliato, una decisione non facile da prendere, ma per molti versi obbligata rispetto alla situazione attuale.

Sappiamo che si tratta di una decisione potenzialmente impopolare, che potrebbe arrivare a farci perdere qualche consenso – ma a noi in realtà non importa – ma l’evolversi della situazione ci ha lasciato poca scelta. Sappiamo di essere nel giusto quando indichiamo in Pierluigi Borgioni, il candidato di Alternativa UITS, colui che sosteniamo per il rimpiazzo di Ernfried Obrist alla Presidenza dell’Unione Italiana Tiro a Segno.

L’articolo pubblicato su GUNSweek.com dice già tutto – inutile per noi aggiungere granché, specialmente dopo aver visto i video che trovate su questa pagina in cui dettaglia il suo programma. Spendiamo qualche parola soltanto per dissipare le critiche che in questi giorni stanno piovendo su di lui.

Sappiamo per certo che la sua qualifica di funzionario della Polizia di Stato non sarà un ostacolo e non rappresenterà per Pierluigi Borgioni un conflitto di interesse. Se eletto, sarà sua cura abbandonare una delle due posizioni (anche perché la legge glielo impone).

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Pierluigi Borgioni, a differenza di quanto si è detto, non ha NULLA contro le armi di Categoria B7 e i loro possessori ed utilizzatori, essendo lui stesso possessore e utilizzatore appassionato di armi B7. Il suo scopo, in realtà, è quello di aprire i TSN a TUTTI, dunque consentirne la fruizione anche a quelle categorie di tiratori che finora ne sono state escluse. Devono dunque ritenersi strumentali e politicamente orientate le critiche di chi crede che con Pierluigi Borgioni alla Presidenza dell’UITS, alcune categorie di tiratori sarebbero penalizzate.

È ovvio che se certe categorie d’armi venissero messe al bando, in quanto Presidente, il dott. Borgioni non potrebbe farci granché. Ma di certo non lo si può tacciare di essere un sostenitore di politiche e proposte restrittive al riguardo.

Pierluigi Borgioni NON HA NULLA CONTRO LA RICARICA, né contro nessuno in particolare. Le dichiarazioni che fece a suo tempo quando era direttore del Catalogo Nazionale delle Armi Comuni da Sparo – da molti criticate e rivangate oggi – erano figlie di un clima di cui lui stesso era vittima e che nel corso degli anni ha avuto lui stesso modo di rimangiarsi e smentire. Molte di esse – come la famosa catalogazione come “arma venatoria” – devono leggersi in realtà come stratagemmi per avvantaggiare la nostra categoria contro certi ambienti che avrebbero voluto già all’epoca realizzare quelle restrizioni che ci troviamo oggi a soffrire in seguito alla Legge 43/2015. Per questo, Borgioni fu punito con l’allontanamento dal suo ruolo di direttore del Catalogo Nazionale. Come scrive oggi il famoso giudice Edoardo Mori:

« Io e il dottor Borgioni abbiamo sempre avuto rapporti cordiali e non l’ho mai criticato al di fuori di due casi, ma sempre sul piano giuridico e non certo personale. Ad esempio non l’ho mai criticato per ciò che proveniva dal Ministero, perché sapevo benissimo che non era lui a decidere su certi provvedimenti assunti e che lui era il primo a non condividerli. Purtroppo egli al Ministero era un po’ come un cane in chiesa, perché aveva il tragico difetto di intendersi di armi e non è stato certo il primo ad essere perseguitato per tale motivo!»

Questo lo dimenticano in tanti, preferendo ricordare le critiche rivoltegli dallo stesso Mori tempo addietro; critiche che oggi il giudice Mori continua a riconoscere, pur sempre però come figlie dei loro tempi, a sua volta appoggiando apertamente la candidatura di Pierluigi Borgioni alla Presidenza dell’UITS.

La verità – a prescindere dalle critiche scatenate dalla sua candidatura – è che quella del dott. Borgioni è la migliore candidatura possibile a fronte di una dirigenza che si è finora contraddistinta per un disinteresse totale nei confronti delle sezioni del Tiro a Segno Nazionale sul territorio, fatte salve due o tre importanti sedi, nonché per una malcelata inimicizia nei confronti dei poligoni privati (con i quali sarebbe invece importante intavolare un discorso di sinergia!) e nei confronti di tutti i tiratori diversi da quelli di aria compressa e di calibro .22 a percussione anulare.

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La verità è che un cambiamento, inteso anche come orientamento più positivo dell’UITS e dei TSN nei confronti delle istanze dei tiratori tartassati da proposte legislative inique, non può che passare da una presidenza Borgioni.

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Di questo, noi di FIREARMS UNITED – ITALIA siamo più che convinti, tanto più dopo i recenti sviluppi collegati alla candidatura del dottor Borgioni – il quale è stato recentemente rimosso dalla sua posizione presso l’ufficio armi della Questura centrale di Roma e spostato all’anticrimine.

Secondo una nostra “Gola profonda” all’interno del Ministero dell’Interno, ciò sarebbe stato dovuto ad una volontà trasversale politico-burocratica  – ispirata dall’attuale dirigenza UITS  – di punire il dottor Borgioni per le sue prese di posizione riguardanti l’apertura dei poligoni del Tiro a Segno Nazionale agli appassionati e ai praticanti di tutte le discipline di tiro con tutti i tipi di armi, anche quelle meno “politicamente corrette” e meno apprezzate sia dai nostri ben noti nemici in campo politico e ministeriale che da quella frangia interna all’UITS che vorrebbe che in Italia si sparasse solo con l’aria compressa e con i piccoli calibri, arrivando se possibile a vietare tutto il resto.

L’UITS e i TSN dovrebbero apertamente schierarsi a favore dei loro frequentatori, in virtù del loro ruolo istituzionale palesato già apertamente nella legge d’istituzione del Tiro a Segno Nazionale risalente al 1882. In quanto unione dei Tiro a Segno di tutti i tiratori, l’UITS dovrebbe apertamente prendere posizione a favore di chiunque voglia rendere i poligoni fruibili a tutte le categorie degli appassionati di armi da fuoco e di tiro sportivo, ed opporsi apertamente e in maniera totale alle proposte di modifiche in senso restrittivo alla direttiva europea 91/477/CEE come già modificata dalla 2008/51/CE in materia di armi.

14572613_1173588132711528_24713527_oComplici interessi di bottega, malaffare interno che lucra sul permanente stato d’inagibilità di alcune sezioni e ingerenza del disarmismo ministeriale e politico, oggi invece l’UITS si configura come propaggine di quello stesso sistema che vorrebbe vedere i privati cittadini quanto più possibile disarmati. E lo fa come organo di primario irregimentamento, con il monopolio del rilascio delle certificazioni d’abilitazione al maneggio e all’uso delle armi e al contempo con il divieto o con forti restrizioni all’uso di tutto ciò che non sia afferente alle discipline olimpiche – nonché con il rifiuto di intavolare sinergie costruttive con i poligoni di tiro privati e, anzi, coi tentativi sempre più forti di farli soggiacere alla propria autorità, in vista magari di una possibile chiusura tramite l’emanazione di regolamenti di stampo punitivo.

Noi siamo convinti che tutto questo debba cambiare al più presto e nella maniera il più possibile radicale, e che Pierluigi Borgioni sia, se non la scelta migliore, l’unica attuale alternativa a questo disastroso stato di cose. Del resto, come vedete nei video ospitati su questa pagina, il dottor Borgioni è l’unico ad aver apertamente dichiarato di voler far sì che nei poligoni del Tiro a Segno Nazionale possa sparare chiunque, con qualsiasi tipo di arma legale. Per tutta risposta, oltre al trasferimento d’ufficio, lui e il Comitato “Alternativa UITS” hanno ricevuto minacce di querela dal Segretario generale dell’Unione Italiana Tiro a Segno – minacce che ci aspettiamo di ricevere anche noi dopo questa presa di posizione.

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Ovviamente, come sempre, la nostra posizione non è vincolante per i nostri follower, che restano liberi di pensare e agire come vogliono. Gradiremmo soltanto che ricordassero che FIREARMS UNITED opera nell’ottica del bene di tutti i possessori d’armi, e siamo convinti che la candidatura di Pierluigi Borgioni vada nella direzione degli interessi che FIREARMS UNITED tutela.

 

LO STAFF DI FIREARMS UNITED – ITALIA

2 Comments on “FIREARMS UNITED Italia supporta la candidatura di Borgioni alla presidenza UITS”

  1. Though not Italian myself I believe that a strong and unbending candidate for any Firearms Union presidency within Europe is a good thing! I will even go further and state that the presidents of each union within the EU should be even more willful in the defence of our rights when it comes to this, particularly with the European Union itself where I personally feel that far too much compromise has been made already.

  2. Your support to this man is an offense to all the Italian Shooters. He was strongly against us and made several stupid and awful declaration in the past.
    Despite I like your activities supporting the legal firearms owners I must withdraw my support to Firearm United.
    Very sad for this.

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